Il flauto dolce conosciuto anche come flauto dritto, è probabilmente uno degli strumenti musicali tra i più antichi, un primo esemplare fu inventato in Cina oltre duemila anni fa, venne conosciuto con il nome Siringa al tempo degli egizi, poteva esser fatto in legno, in pietra o in osso, era usato soprattutto dai pastori o dai cacciatori.

Appartenente alla famiglia dei legni, si presenta con una forma a canna cilindrica, sulla quale sono praticati dei fori, le note si ottengono tramite l’apertura o la chiusura dei fori che vanno a frazionare l’aria che si immette.

Il bocchino realizzato in ebanite, legno o in cristallo, è l’imboccatura dove si soffia l’aria ed è adatto a produrre le vibrazioni sonore, il flauto va tenuto con il lato posteriore rivolto verso chi lo suona, le dita della mano destra si muovono sulla parte superiore dello strumento, mentre il pollice sinistro va a chiudere il foro che si trova nella parte inferiore.

Quello più conosciuto e suonato è il flauto dolce, molto versatile che offre un ventaglio di suoni che ben si combinano con quello di altri strumenti.

Il suo grande vantaggio è offerto dal fatto che è estremamente maneggevole, il costo è abbastanza contenuto ed è semplice da suonare, non sono necessarie particolari doti tecniche o di fiato, è l’ideale per far avvicinare i più piccoli alla musica.

Vi sono diversi tipologie di flauto dolce, la dimensione influisce sull’intonazione, in quelli corti i suoni sono più acuti, mentre in quelli più lunghi sono più gravi.

I principianti possono scegliere un modello in plastica, leggero e poco costoso, per poi passare a quello in legno che offre sicuramente una migliore qualità del suono. Se siete interessati al mondo della musica, vi consigliamo il sito del sassofonista Massimo Giacchetti, uno dei più apprezzati sassofonisti italiani.