Avete intenzione di avviare un’attività di casa vacanze in Toscana? Ebbene, si tratta sicuramente di un’ottima idea ma è necessario, conoscere tutti gli aspetti di questa professione prima di intraprenderla. Le case vacanza sono infatti strutture ricettive disciplinate dalla Legge regionale 86 del 2016, per quanto concerne la Regione Toscana. Inoltre, vi è un regolamento vero e proprio che va a disciplinare tutto ciò che serve per avviare questo tipo di attività. Scopriamo insieme come fare per avviare una casa vacanze in Toscana e quali sono i requisiti previsti dalla normativa vigente.

Le regole per avviare una casa vacanza in Toscana

Secondo quanto stabilito dall’articolo 57 della Legge Regionale 86 del 2016 per avviare una casa vacanze in Toscana è necessario che tale tipo di attività sia gestita in forma imprenditoriale. Dunque è necessario aprire una partita IVA obbligatoriamente entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. Quindi va compilato un apposito modulo al cui interno si inserisce il codice di attività relativa alla locazione, ovvero il codice attività 682001 per la “locazione di beni immobili”. Poi serve l’iscrizione al Registro delle Imprese competente. È necessario coprire una serie di costi, ovvero: diritti di segreteria e di bollo pari a 35 euro, versamento del diritto annuale che varia da 53 euro per le ditte individuali fino a 200 euro per le società. Inoltre, bisogna iscriversi alla Gestione Commercianti dell’INPS e versare i contributi in quattro rate annuali per un importo minimo che è intorno ai 4.000 euro all’anno. Per quanto riguarda la tassazione, invece, se il fatturato non supera i 65.000 euro l’anno, è possibile accedere al regime forfettario, un regime agevolato che consente di pagare solo il 15% di imposte o, in alcuni casi, addirittura il 5% per i primi cinque anni!

Altri adempimenti per avviare una casa vacanze in Toscana

Tra gli altri tempi necessari per avviare una casa vacanze in Toscana vi è la presentazione della SCIA, ovvero “segnalazione certificata d’inizio attività”, che va presentata in via telematica al SUAP competente. Inoltre, il titolare di una casa vacanze di questo tipo dovrà anche ottemperare a degli adempimenti in materia di imposte di soggiorno, seguendo le regole del Comune in cui sorge l’attività. Il titolare della struttura poi dovrà comunicare anche i dati degli alloggiati all’autorità di Pubblica Sicurezza, così come previsto dalle norme vigenti. Devono anche comunicare al SUAP le informazioni sulle caratteristiche della struttura, compresi i propri servizi e l’inventario dell’attrezzatura.

I servizi minimi di una casa vacanze in Toscana

La Legge Regionale 86 del 2016 disciplina quali sono i servizi essenziali di una casa vacanze in Toscana. Tra questi vi sono:

  • forniture di acqua, energia elettrica, riscaldamento;
  • la presenza di un addetto sempre reperibile;
  • il ricevimento degli ospiti;
  • la presenza di Wi-Fi tranne dove non sia tecnicamente realizzabile;
  • un televisore in frigorifero;
  • servizi come pulizia dei locali e cambio della biancheria, che devono avvenire almeno una volta a settimana.

Promuovere l’attività di una casa vacanza in Toscana

Per far sì che la casa vacanze in Toscana possa avere successo, è bene promuoversi attraverso l’aiuto del web e di siti specializzati. Dalla realizzazione del sito web fino alla pubblicità territoriale offline, è molto importante che la promozione sia capillare. Ciò in modo tale da riuscire a ottenere il maggior numero di clienti possibile. Solo in questo modo l’attività potrà decollare e darvi le necessarie soddisfazioni economiche che state cercando.

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