A chiunque può capitare di far cadere per terra un bicchiere oppure un piatto. È una cosa che può capitare a tutti almeno una volta nella vita e, una volta sistemato il disastro, c’è una domanda che sorge spontanea: dove buttare il biccherne rotto? Non è facile capire dove si deve sistemare un piatto rotto per rispettare le indicazioni della raccolta differenziata.

Chi ha un piatto sbeccato che vuole buttare via oppure un paio di bicchieri spaiati che sono stati sostituiti da un nuovo set completo, può commettere degli errori grossolani se non si informa bene. In genere, si pensa che vadano buttati nella campana insieme al vetro di bottiglie e vasetti. In realtà, si sta commettendo un grosso errore perché piatti e bicchieri non sono fatti di vetro.

Per una raccolta differenziata corretta, è bene sapere fin da subito che un bicchiere, qualunque tipo sia – per l’acqua, vino, birra o altro – non è fatto di vetro ma piuttosto di cristallo. Il cristallo è un prodotto che non si può riciclare perciò il bicchiere rotto va messo nel bidone dell’indifferenziata, cioè il cosiddetto secco.

Un discorso simile lo si può fare per i piatti. In genere, i piatti e simili sono realizzati in ceramica oppure in porcellana. Sono entrambi dei materiali che non possono esser riciclati. Ancora una volta, il piatto sbeccato va quindi messo nel bidone del secco. Lo stesso vale anche per tazze e tazzine.

Ecco quindi che cristallo, ceramica e porcellana non vanno mai messi nella raccolta del vetro che, invece, può essere riciclato fino all’infinito tornado ad esser di nuovo un contenitore nuovi di zecca che non ha nulla di meno rispetto al vetro nuovo. D’ora in avanti sarà più facile fare la raccolta dei rifiuti e differenziare nel modo corretto immondizie che possono comprendere un piatto rotto oppure un bicchiere scheggiato che non si può più usare ma che va buttato via.

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