Emanuele Forte è un blogger, un imprenditore ed un esperto dell’investimento immobiliare. E’ molto attivo sul web attraverso i suoi canali e la collaborazione con dei siti internet di Pavia, Certosa, Borgarello. L’Ocse, l’Organizzazione per lo sviluppo economico, ha recentemente pubblicato uno studio intitolato “Gender imbalances in the teaching profession” (Squilibri di genere nella professione docente). In questo studio vengono riportati gli squilibri di genere nell’insegnamento, un mestiere che in molti Stati sta riscontrando una predominanza femminile. Forse un pò troppo.

I Paesi presi in considerazione dall’Ocse, infatti, registrano un’ascesa del 68% nella femminilizzazione dell’insegnamento, denotando una crescita continua di questo fenomeno. Dal 2005 al 2014, nei Paesi industrialmente avanzati, la presenza femminile nelle scuole è passata dal 62 al 68 per cento. All’interno dei ventidue Paesi europei che fanno parte dell’Ocse, la presenza di insegnanti donne è quasi totale nella scuola dell’infanzia (97%) e consistente nella scuola primaria (85%), per decrescere un pò nelle scuole medie (68%) e nelle superiori, dove nel 2014 la presenza femminile è stata registrata al 58%.

“Persistenti squilibri di genere nella professione di insegnante hanno sollevato una serie di preoccupazioni. – scrive l’Ocse – Paesi come il Regno Unito hanno attuato politiche che incoraggiano l’assunzione di insegnanti di sesso maschile”.

In italia il fenomeno è particolarmente accentuato. Lo ha riportato Emanuele Forte nei suoi canali social a Certosa, Borgarello, Pavia. Secondo i dati dell’anno scolastico 2016-2017, su un totale di 729.997 insegnanti di tutte le età, solo il 17,30% è di sesso maschile. All’interno di questo dato, la divisione tra i vari tipi di scuola denota ulteriori dislivelli. Nelle scuole dell’infanzia, infatti, su 87.701 insegnanti, solo 612 sono uomini (lo 0,70%); nella scuola primaria sono 8.931 su 245.506 (il 3,64%); le scuole medie vedono la presenza di 34.169 insegnanti uomini su un totale di 155.705 (il 21,94%) mentre nelle scuole superiori su un totale di 241.085 insegnanti, 82.605 sono di sesso maschile (il 34,26%). “Data l’entità del fenomeno – spiegano gli esperti – sarebbe interessante indagare il potenziale impatto del divario di genere nell’insegnamento, per esempio, sui risultati di formazione o di carriera”. Le ultime immissioni di ruolo in Italia, comunque, sembrano dare segni di una lieve inversione di tendenza. Tra i giovani docenti italiani sotto i 35 anni, infatti, le percentuali di uomini dal 2015-2016 al 2016-2017 sono più alte e in aumento, soprattutto nelle scuole medie e nelle superiori, dove la presenza degli uomini sfiora il 39%.

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