Per poter avere la più piacevole sensazione organolettica e scoprir a fondo il gusto di un buon caffè, ci sono delle regole precise da seguire che oggi i più esperti degustatori ci svelano per poterne sapere di più. Una semplice tazzina di caffè nasconde in sé moltissime caratteristiche che vengono ignorate dai più che lo bevono in fretta senza apprezzare tutto il gusto e l’aroma che i chicchi hanno preso durante la loro crescita dal terreno e dal clima nonché dalla torrefazione e tostatura, processi che trasformano il chicco verde e lo preparano per le fasi successive spigionando l’aroma forte e pungente che contraddistingue questa bevanda, apprezzata in tutto il mondo dove è bevuto lungo, espresso, ristretto, etc.

Il colpo d’occhio

Anche se è vero che il caffè si degusta con l’olfatto e il gusto, anche l’occhio vuole la sua parte, come al solito. Un bravo degustatore deve valutare il colore e anche la consistenza della miscela che sta per bere, dice l’esperto. La crema va analizzata per bene e andando a verificare che sia densa, morbida e dal colore tendente al nocciola e ai toni caldi della terra. Le bollicine di anidride carbonica devono essere piccole e non grandi altrimenti il caffè non è stato preparato come si deve.

Usare l’olfatto

Il naso lo si usa anche ben prima che la tazzina venga servita perché il caffè è noto per creare una sica odorosa che si averte anche dalla strada di fronte al bar. Lo stesso vale a casa: quando si prepara il caffè e questo inizia a salire, le stanze si inebriano di un odore tipico, pungente, dolce e del tutto invitante perché preannuncia un momento di pure godimento con una tazzina calda fumante in mano. L’olfatto è quello che infatti fa scattare l’acquolina in bocca e preannuncia anche la qualità del caffè stesso. dopo che arriva la tazzina, si può smuovere con il cucchiaio il contenuto e avvicinare il naso per poter sentire meglio gli aromi che salgono grazie all’aria calda. Questo permette una migliore degustazione del caffè, valutandone al meglio i profumi.

E via con il gusto!

Finalmente arriva il momento in cui si beve il caffè ma attenzione perché anche in questa fase, la più cruciale di tutte, ci sono delle regole che spesso sono ignorate dai più. I veri degustatori di caffè non lo sorseggiano ma piuttosto lo risucchiano preferibilmente dal cucchiaio per poter far andare gli aromi nella parte posteriore dell’apparato affinché vegano percepiti più profondamente. Il caffè va poi sorseggiato lentamente e fatto passare in tuta la bocca per poter toccare tutte le papille gustative e apprezzarne a pieno la complessità aromatica. I sorsi di caffè non devono essere troppo ravvicinati altrimenti c’è il rischio di perdere la nota del retrogusto: ad ogni sorso si deve aspettare che si palesi una nota spesso un po’ amara della miscela selezionata prima di berne ancora.

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