I dati parlano chiaro. In questo periodo aumentano le richieste di prestiti Inpdap. La situazione italiana attuale è chiara a tutti noi. Stiamo attraversando un periodo di crisi e la maggior parte delle famiglie si trova costretta a dover richiedere dei prestiti per poter fronteggiare piccole o grandi spese impreviste.

 

Una soluzione valida per un gruppo ristretto di persone è quella offerta dall’ec Inpdap, oggi gestita interamente dall’INPS. L’istituto nazionale di previdenza per i dimententi dell’amministrazione pubblica ha chiuso nel 201 e oggi fa parte dell’INPS Gestione Dipendenti Pubblici.

 

Ancora oggi comunque di parla di prestiti Inpdap. Finanziamenti che vengono dati esclusivamente ai dipendenti pubblici o gli ex dipendenti, coloro che sono in pensione. I tassi sono agevolati. I finanziamenti si suddividono in:

 

  • Prestiti concessi dall’ente
  • Prestiti concessi da finanziarie e banche convenzionati con INPS.

 

Possono accedesi lavoratori e pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici, Gestione Assistenza Magistrale e gruppo Poste Italiane. Tutti loro possono richiedere il finanziamento, optano per il rimborso grazie la cessione del quinto su stipendio o pensione.

 

I prestiti erogati dall’istituto sono presi dal Fondo Credito, il quale viene alimentato proprio grazie ai contributi che i dipendenti stessi versano durante tutto il periodo lavorativo.

 

Tutti coloro che possono accedere a questo tipo di finanziamento hanno la possibilità di utilizzare tassi agevolati, sia per quanto riguarda i piccoli prestiti sia per i pluriennali diretti. Le somme possono essere restituite in un arco di tempo che va da 1 a 4 anni. Il tasso fisso è del 4,25%. Quando la durata del prestito è di 5 o 10 anni, il tasso d’interesse scende al 3,5%.

 

Per quanto riguarda le banche  che hanno fatto l’accordo con l’INPS, il tasso non è lo stesso. Sono però tenuti a rimanere sotto la soglia massima comunicata di anno in anno dall’Ente.

Di Editore