Forse non tutti sanno che la normativa di legge attualmente in vigore prevede che il risarcimento danni spetti sia per lesioni fisiche che piscologiche. Anzi, a dirla tutta oggi il risarcimento per un danno psicologico può addirittura esser maggiore perché può darsi che causi un danno permanente.

La legge è molto puntigliosa e prevede una serie di fattispecie. La complessità è legata a questa necessità, sebbene renda complessa la normativa. Periodicamente, il legislatore introduce nuove fattispecie per coprire tutto quello che accade nella quotidianità. Un esempio che può far capire subito è quello relativo al nuovo mondo digitale.

In poche parole per riassumere, in un’era digitale è evidente che possono esserci delle lesioni che prima non erano incluse nella normativa. Possono esserci delle situazioni che causano un danno a terzi. È ovvio che questo danno non è fisico ma non per questo diventa meno violento. La lesione resta anche se è virtuale! È notizia di oggi l’ennesimo caso di cyber bullismo tra giovani che oggi può essere perseguito per legge. Prima non erano incluse tra le lesioni che danno diritto a un risarcimento quelle situazioni che nascono sul web ma oggi invece lo sono, ampliando la tutela.

Ci sono moltissimi danni che vengono causati semplicemente tramite il click del mouse oppure un tocco sullo smartphone. Le violente e gli abusi si sono spostati sul mondo digitale grazie all’avvento dei moderni mezzi di telecomunicazione. Una volta tutto ciò era impensabile e quindi la legge non prevede alcun risarcimento per le persone coinvolte. Al giorno d’oggi però le cose sono cambiate in meglio: la normativa include anche danni per cyberbullismo, revenge porn e molto altro ancora.

Si tratta di una legge che tutela le persone e difende i loro diritti in maniera sempre più amplia stando al passo con i tempi moderni che corrono. Per tale motivo vale sempre la pena denunciare ogni atto di bullismo e soprusi vari, compresi quelli sul web.

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Di Editore